mercoledì 26 gennaio 2022

LE FERITE EMERGONO CON PREPOTENZA, L'ALBA DI UN NUOVO MONDO di Barbara Ziletti



LE FERITE EMERGONO CON PREPOTENZA, L'ALBA DI UN NUOVO MONDO di Barbara Ziletti


A volte nella vita viviamo esperienze che ci fanno soffrire e la maggior parte delle volte cerchiamo di dimenticarle, senza elaborare la loro vera natura, ovvero l’insegnamento che hanno per noi.

E’ questo un meccanismo insito in ogni essere umano.

Ma oggi, energeticamente, è giunto il momento di rilasciare tutto quello che ci ha fatto soffrire e che rimanendo nascosto ci ha sottratto e ci sottrae energia preziosa a nostra insaputa (a livello inconscio).

Ecco allora che ora, più che mai emergono ricordi, emozioni che spesso non sappiamo associare ad alcuna esperienza per il semplice fatto che le abbiamo depositate nel “dimenticatoio”.

Basta un profumo, una canzone, una frase, una persona, una dinamica particolare e scatta nel nostro inconscio il meccanismo che ci avvisa che c’è qualcosa di incompiuto che va ripreso e analizzato.

Ecco che la malattia e la sofferenza ci aiutano a liberarci di queste zavorre.

Io stessa mi sto ritrovando ad elaborare molte esperienze che credevo di avere superato ma che invece avevo semplicemente accantonato nella speranza di dimenticarle.

Ora una ad una le devo riprendere e analizzare.

Cosa significa analizzarle?

Significa comprendere la lezione che avevano per noi, ossia il lato positivo.

Potrebbe essere molto utile scrivere un breve racconto, rileggerlo e cercare la lezione, ovvero il lato positivo che quella esperienza ci ha portato.

Perdonare non significa dimenticare o cercare di farlo, ma comprendere e trasformare.

Una volta compreso il lato positivo dobbiamo rapportarlo alla nostra vita trasformandolo in qualcosa di produttivo.

Personalmente stanno emergendo molte tematiche, direi troppe, occorre che faccia ordine a seconda della priorità e per comprendere questa priorità mi basta osservare quanto accade attorno a me.

Nel senso che l’Universo mi mostra palesemente da dove cominciare presentandomi le stesse dinamiche ma in circostanze diverse.

In questa fase tanto delicata dell’esistenza il tema che sta affiorando per la maggiore e che tiene in scacco molte persone è quello della MORTE.

Tantissime anime stanno lasciando questo pianeta, soprattutto nelle zone in cui vivo io.

Siamo stati educati da generazioni a temere la morte, a vederla come la fine di tutto, mentre invece si tratta di pura e semplice trasformazione.

Ora vi spiego meglio.

Noi viviamo su più livelli contemporaneamente, senza rendercene conto ci spostiamo in continuazione (l’esempio più lampante è quando andiamo sul piano astrale mentre dormiamo).

Questi spostamenti avvengono in modo inconscio ma la nostra anima lo sa benissimo poichè lei, rispetto al nostro corpo fisico, ha una visione a 360 gradi, è libera di spaziare in varie ottave energetiche e può farlo contemporaneamente.

Ecco allora che nascono i famosi dejavu’, quelle sensazioni di essere già stati in un luogo che non avevamo mai visto e questo vale anche nei confronti delle persone che incontriamo.

Torniamo a noi, a come ci hanno educato nei confronti della morte…questo è merito ( o meglio demerito) delle religioni che così facendo ci hanno sempre tenuto sotto scacco dominandoci e imponendoci delle scelte che col passare del tempo abbiamo assimilato come se fossero normali.

La morte è un passaggio da questa dimensione terrena a quella spirituale e successivamente l’anima si incarna ancora sotto altre vesti, in altri luoghi o in altre circostanze.

E’ semplicemente un passaggio da un’ottava ad un’altra.

Lasciamo il nostro vestito terreno per indossarne un altro e così all’infinito, fino a quando si giungerà ad un’epoca (molto vicina) in cui non ci sarà più bisogno di incarnarci su questa Terra perché essa cesserà di esistere fisicamente.

Gli esseri umani hanno paura di morire perché pensano che una volta che hanno  lasciato questa vita non esista più nulla.

Ecco che in questo modo uomini che lavorano per l’ombra tengono sotto scacco un’intera umanità e lo possiamo vedere benissimo, ora mentre scrivo (26 gennaio 2022) con quello che sta accadendo: per paura di un virus le persone stanno subendo VOLONTARIAMENTE ogni sorta di ingiustizia.

Il lato oscuro sa che hanno paura di morire e gioca su questa loro debolezza!

Ma il lato oscuro non ha fatto i conti con quelle numerose anime che hanno smesso di temere la morte, coloro che sono anime antiche e che questi concetti li conoscono benissimo, ed a oggi sulla Terra sono davvero numerose.

Da una parte ci sono anime terrorizzate e impaurite che si arrabbiano con quelle che invece non hanno paura, dall’altra ci siamo noi, i guerrieri della Luce che stiamo cercando di tenere duro aspettando il tempo giusto per passare all’azione.

Per ora siamo nella fase dell’osservazione e non è per niente facile perchè rimaniamo ferme ad osservare lo scempio che si compie con la dipartita di uomini, donne e soprattutto bambini, in nome di un dio che si chiama scienza ma che nasconde grandi, immensi, poteri occulti.

In questa fase di attesa siamo chiamati ad elaborare tutto il nostro bagaglio karmico lasciato incompiuto, ecco allora che i ricordi emergono alla velocità della luce per essere rilasciati nell’etere una volta per tutte.

Dobbiamo essere pronti per quando ci sarà la fase di ricostruzione dell’essere umano e del pianeta e state certi che accadrà proprio in questa incarnazione.

La fede nel Divino, nell’Uno Creatore, in Dio, usate il nome che preferite, e la fiducia in noi stessi, saranno i due strumenti che ci permetteranno di superare questa fase davvero tanto pesante sul piano terreno.

Su quello spirituale tutto è perfetto, abbiamo bisogno di fare una cernita, di restituire a quelle anime evolute il potere di ricostruire il pianeta intero.

Questo è l’intento e state certi che si realizzerà perché siamo alla chiusura del ciclo dell’ombra per entrare verso aprile nel ciclo della Luce.


Questo è un capitolo tratto dal libro che sto scrivendo e che uscirà nei prossimi mesi.

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